Tim Walker, “Story Teller”. Alla Somerset House di Londra
di Elisabetta Spinelli
Follia e fantasia nella mostra del fotografo Tim Walker, uno dei fotografi di moda più influenti dei nostri tempi.
Un viaggio attraverso mondi onirici e fiabeschi dove tutto è tenuto in equilibrio da una meticolosa precisione. Nel mondo eccentrico e infinitamente romantico di Tim Walker, classe 1970, si possono riconoscere Alber Elbaz travestito da coniglio, un’angelica Vivienne Westwood dall’incarnato di porcellana, il compianto Alexander McQueen che fuma annoiato appoggiato sopra a un teschio, Tilda Swinton aviatrice, lo sguardo di David Lynch penetrante che ti segue ovunque, e modelle vestite di Prada che guidano astronavi.
C’è sicuramente molto di Guy Bourdin nel lavoro di Walker – tacchi a spillo e il letto sfatto di una camera d’albergo – eppure le sue modelle, decisamente meno sexy di quelle di Bourdin, incarnano più contemporaneità e solitudine. La costruzione della scena crea una narratività e plasticità degne di una fairy tale da East End, dove i sogni si incrociano a momenti di ordinaria vita di periferia e i colori saturi si alternano ad atmosfere rarefatte.
L’allestimento, che fa da cornice a oltre 175 foto, schizzi e materiale d’archivio dell’artista, ha dell’incredibile: si entra in una stanza e si trova un aereo Spitfire che squarcia un muro, il cigno di una vecchia giostra, dune di sabbia, un enorme scheletro dietro a una porta: come se anche lo spettatore venga trasportato dentro una di quelle assurde, patinate foto di Vogue.
La mostra alla Somerset House è organizzata in occasione dell’uscita dello splendido volume Tim Walker: Story Teller edito da Ruth Ansel per “i tipi” di Thames and Hudson.
A Londra fino al 27 gennaio 2013
SOMERSET HOUSE, South Building Strand.
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