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Portfolio: “Un giorno sul lago” di Paola Ebasta | Club Fotografia

Portfolio: “Un giorno sul lago” di Paola Ebasta

Ecco la nostra Paola ritratta proprio mentre scatta sulle rive del lago

Esattamente come il suo amico Ferdinando Rondinelli, Paola, “vecchia” volpe della fotografia versiliana, si è avvicinata a clubfotografia.com presentandoci alcune immagini… “strane”. Vuoi per insicurezza, timidezza o timore di “fare brutta figura”, forse, le foto che Paola e Ferdinando postavano inizialmente sulla nostra pagina di Facebook erano tutte estremamente elaborate, costruite: sembravano più esercizi di un grafico, che fotografie di un appassionato. Ero perplesso.
Con il tempo le cose sono cambiate. L’anima del fotografo è saltata fuori. Ferdinando e Paola – che il sottoscritto ha avuto la fortuna di conoscere personalmente in questi ultimi mesi – hanno messo da parte ogni remora iniziale e ci hanno rivelato il loro lato nascosto. Come molti di voi probabilmente sapranno, oggi, entrambi sono due affezionati protagonisti del nostro social network e clubfotografia.com è (finalmente!) fiera di esporre i loro lavori più significativi.
Guardate il portfolio della nostra Paola Ebasta (come ama farsi chiamare lei) e ammirate le immagini che accompagnano queste righe. Stupende. Testimonianza di un recente passato, rappresentano una sorta di “manifesto delle consuetudini desuete” nel nostro Paese, così in bilico tra il vecchio e il nuovo, tra il futuro delle reti di Internet e le reti con cui pescavano i nostri padri solo qualche anno fa. Un argomento molto affascinante. Davvero.

Un giorno sul lago

di Paola Ebasta
E’ l’alba e sto per iniziare un’avventura, con un antico barchino, sul lago di Massaciuccoli. Permettetemi due righe, prima delle immagini.
Questo specchio d’acqua si formò in tempi remoti da una grande palude – ubicata tra i fiumi Arno e il Serchio – dove il ritirarsi delle acque dette origine all’attuale configurazione lacustre. Sulle sue sponde hanno sempre vissuto comunità umane, che trassero il sostentamento proprio dalle sue risorse. Caccia e pesca furono le maggiori fonti di sopravvivenza, ed è in merito a quest’ultima che vi invito a seguirmi.
Oggi, purtroppo, di quello che un tempo fu il lago ispiratore di Giacomo Puccini, restano solo poche reti da pesca –  che da queste parti chiamano bilance – molte delle quali sono ormai in completo abbandono. Tutto ciò, che un tempo fu costruito con amore e sacrificio per la sopravvivenza di povere famiglie, è oggi confinato nella memoria e nei ricordi.
E’ con le mie poche immagini che vi voglio portare per mano a rivivere l’atmosfera del passato.

 

 

 

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