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Luci e ombre: “de-costruire” l’illuminazione | Club Fotografia

Luci e ombre: “de-costruire” l’illuminazione

Ecco cosa si può fare con la "luce disponibile"... brava Mirna! (Olympus Pen impostata a 200 ISO, ob. 35mm f/5.6 a 1/60 sec. ph.: Mirna Gelleni)

Il concetto base è molto semplice: la luce disponibile è la somma dei vari tipi di illuminazione che rischiarano la scena. Padroneggiarla al fine di creare delle belle immagini è un’abilità che, purtroppo, molti non raggiungono mai, anche se, unendo l’acquisizione di un valido bagaglio tecnico alla pratica sul campo, è cosa che si può imparare.

La luce disponibile può assumere le “forme” più svariate: dalla luce solare ai tubi fluorescenti, dalle ampolle al tungsteno alle semplici lampadine domestiche, dalle insegne al neon ai fari di una macchina, ecc. (ed include le lampade fotografiche photoflood, i flash e i lampeggiatori elettronici, anche se i puristi ritengono che questi tipi di sorgenti luminose non vadano comprese nella categoria delle “riprese in luce disponibile”. Vabbè, dogmi a parte, io penso che qualsiasi forma di illuminazione, sfruttata per registrare un’immagine su un sensore o su pellicola, vada definita come “disponibile”). Per chi è alle prime armi, la ripresa in luce disponibile sembra essere solo una questione di regolare l’esposizione della fotocamera, mettere a fuoco e scattare. Come però il fotografo con più esperienza scopre presto, la luce si presenta con un assortimento di colori e di intensità tali da esaltare e dare carattere a qualsiasi soggetto o scena. Quindi, ancor prima di prendere in mano la macchina fotografica, è necessario rendersi conto che, ad eccezione degli oggetti piatti (su cui si realizzano le cosiddette riproduzioni), la natura stessa della fotografia comporta che una situazione a quattro dimensioni venga registrata su di un piano a due. Un’illuminazione efficace aiuterà a catturare e a trasmettere l’impressione di altezza, larghezza e profondità del soggetto (e anche il tempo! come Einstein ci ha insegnato…).

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La luce "filtrante" consente di realizzare immagini superbe. Specialmente giocando con forti contrasti ("Cathy" di A. Lo Torto, 1994)

Imparare a de-costruire la luce, le sue qualità specifiche, la sua temperatura e la direzione di provenienza è un ottimo esercizio per incrementare le proprie capacità di fotografo. Molto spesso, infatti, proprio perché “scontata”, tendiamo a sottovalutare la presenza della luce e non ci rendiamo conto dell’influenza che questa esercita sul risultato finale del nostro lavoro (e su quello degli altri). Se invece vogliamo “crescere” e imparare, è importante che cominciamo a guardare la realtà in modo diverso: a partire dalle immagini che osserviamo tutti i giorni, meglio se realizzate da chi ne sa più di noi.

Come direbbe Marzullo, facciamoci delle domande e cerchiamo di darci delle risposte: com’è la luce del primo mattino? e quella durante un temporale? che fonti di luce “insolite e creative” ho a disposizione per poter realizzare un ritratto insolito e creativo? A questo punto osservate delle immagini di un autore che vi piace particolarmente (anche del cugino della vostra tabaccaia se vi va, io ho scelto Elliott Erwitt) e chiedetevi: dov’è posizionata la sorgente di luce rispetto al soggetto e al fotografo? che atmosfera è riuscito a creare in funzione del tipo di illuminazione utilizzata? ecc.

Elliott Erwitt: "Marilyn Monroe", 1956

Senza essere banali, si può dire che la maestria di Erwitt, oltre che nel colpo d’occhio e nella sottile ironia, sia anche nella grandissima abilità di padroneggiare la luce; peraltro semplicissima (ammirate il ritratto di Marilyn Monroe: unico). La capacità di cogliere l’essenza del soggetto (sia esso una persona, una situazione o addirittura una cosa) servendosi soltanto di un’illuminazione ridotta all’osso è propria di chi la fotografia ce l’ha veramente dentro.

Elliott Erwitt: "Parigi", 1989

Anche se le silhouettes di Eliott Erwitt sono qualcosa di unico, a qualcuno forse potrebbe interessare come provare a scattarne qualcuna per conto proprio: date un’occhiata al nostro tutorial “come realizzare una silhouette in 9 semplici passi (più uno)”.

 

 

 

 

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