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La composizione fotografica: il contrasto | Club Fotografia

La composizione fotografica: il contrasto

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foto n.1: guardando quest'immagine, mi sono sempre chiesto quale fosse il soggetto principale. Eppure ha sempre riscosso un discreto successo... mah?! (ph.: A. Lo Torto, 2003)

Quali sono le fotografie che attirano maggiormente l’attenzione? Sinceramente non lo so (anche se così, su due piedi, sarei tentato di rispondervi quelle belle!), comunque possiamo dire che, di solito, le foto che rappresentano soggetti usuali, inquadrati nel modo più semplice, riscuotono un discreto successo. Le immagini più riuscite si limitano a un singolo tema, o idea, e non presentano elementi di disturbo. Queste composizioni efficaci, però, non s’incontrano così spesso fra le foto dei dilettanti: infatti, nella fretta di riprendere un soggetto, molti di essi scattano immagini che presentano troppi punti d’interesse (ne abbiamo parlato). La confusione che ne deriva allontana l’occhio reso irrequieto e lo spinge a cercare altrove la propria “soddisfazione visiva”… comprensibile.

Affinchè un’immagine “funzioni” è fondamentale la sua organizzazione. La composizione merita più attenzione di quanta in genere le venga riservata nei testi che parlano di fotografia. In ballo ci sono un bel po’ di decisioni piuttosto complesse, che vanno dalla scelta del punto di ripresa e dell’angolazione della macchina fotografica a quella del momento in cui i vari elementi si combinano nell’inquadratura e dell’istante ottimale in cui scattare la foto. Non esistono regole precise: posso seguire pedissequamente quello che mi dice il migliore dei manuali in circolazione e ottenere ugualmente un’immagine mediocre.

Principi e tecniche in grado di produrre risultati efficaci ci sono. Il problema è che la loro applicazione “scolastica” è decisamente riduttiva dal punto di vista creativo e, costringendo l’immaginazione a seguire dei cliché, si finisce per ottenere risultati prevedibili e inevitabilmente monotoni. Perciò bisogna essere cauti nel dare consigli (io farò del mio meglio), ma soprattutto nell’accettarne.

In passato abbiamo trattato l’argomento piuttosto specifico della composizione nel nudo; con l’articolo di oggi cominciamo a parlare della composizione da un’ottica un po’ più generale, affrontando aspetti validi per qualsiasi genere di fotografia.

Tutto è contrasto

foto n.2: tipi differenti di contrasto a più livelli (ph.: Tony Greco)

Un primo concetto, molto generale, consiste nel considerare il contrasto sotto tutti i punti di vista. Esistono, infatti, diversi tipi di contrasto, tutti alla base della fotografia. In ogni tipo di immagini, foto incluse, il contrasto è tutto ciò che importa: sia esso cromatico, tonale, di soggetto, di posizione o di dimensione. Anzi, possiamo dire che non c’è fotografia senza contrasto. Questo principio fu formulato negli anni ’20 del secolo scorso da Johannes Itten, l’emerito professore del Bauhaus che teneva il celebre corso preliminare. Itten, grandissimo, fonte d’ispirazione della scuola moderna di design, scriveva: “Trovare ed elencare le varie possibilità di contrasto è sempre stato uno dei soggetti più entusiasmanti perché gli studenti si rendevano conto che stavano esplorando un mondo completamente nuovo”. I suoi allievi dovevano dapprima sperimentare il contrasto con i sensi, poi dovevano studiarne le caratteristiche e, infine, erano invitati a creare un’immagine che lo rappresentasse. Questo concetto è valido oggi per i fotografi, come lo era allora per gli studenti d’arte del Bauhaus.

Come ho accennato sopra, esistono diversi tipi di contrasto. Ovviamente, un’unica immagine può comprenderne più di un tipo e a livelli differenti. La foto n.2, realizzata da Tony Greco, ne è un tipico esempio: contrasto cromatico prodotto dall’accostamento del blu profondo del cielo e del bianco acceso dell’edificio sulla sinistra; contrasto tra mono e policromia e tra “duro e morbido” grazie alla silhouette sulla destra; contrasto geometrico, infine, tra le differenti forme architettoniche presenti sulla scena: linee rette e curve insieme. Un’immagine riuscitissima. Bravo Tony.

foto n.3: immaginate se il leone fosse stato in carne e ossa...!? (ph.: Silvia Zambon)

La foto n.3, scattata da Silvia Zambon, è un altro bell’esempio di cosa significhi “contrasto”. In questo caso il risultato è differente: un’immagine ironica, divertente. Mi piace molto.

Gli elementi visivi che interessano i fotografi sono: linea, sagoma, forma, trama, motivo e colore. Ogni fotografia contiene almeno uno di questi elementi, a prescindere dal soggetto. Hanno un elevatissimo valore simbolico. Dalla prossima volta affronteremo ognuno di questi aspetti in modo esaustivo e distintantemente l’uno dall’altro. Cercherò di farvi comprendere il perché della loro importanza attraverso una attenta lettura estetica delle immagini che presenteremo di volta in volta… anche di quelle che molti di voi hanno postato sulla nostra pagina di Facebook. Seguiteci, come sempre. ALT

Ringraziamo Tony Greco e Silvia Zambon per il contributo al presente articolo. Grazie ragazzi.

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