Foto di gruppo: 9 consigli per fotografare meglio le persone
Le fotografie di gruppo sono tra le immagini più comuni scattate ogni giorno in giro per il mondo. Capita che trovandosi con amici, parenti, colleghi di lavoro o compagni di squadra ci sia sempre quello che salta fuori con l’ideona di fare una bella foto a tutti quanti. Le reazioni possono essere discordanti, comunque… In vita mia avrò visto migliaia di foto di gruppo e così penso un po’ tutti quanti, ma di veramente belle quante ne avete viste?! Diciamo subito che gli errori più comuni e i problemi più evidenti propri delle “fotografie comunitarie” possono essere facilmente elencati:
- uno o più soggetti sembrano guardare altrove e/o in direzioni diverse gli uni rispetto agli altri (come se posassero per fotografi diversi…)
- c’è sempre qualcuno con gli occhi chiusi
- manca qualcuno (dov’è finita la zia Pierina?!?)
- i soggetti sembrano avere umori diversi (c’è chi ride, chi piange, chi è serio, chi fa il buffone, ecc.)
- se non vi allontanate a sufficienza non riuscite a “far entrare” tutti nella foto (un classico)
Sebbene questi problemi ci sono e ci saranno sempre, è possibile seguire qualche accorgimento per cercare di migliorare le vostre foto di gruppo. Seguitemi.
1. State pronti. La gente detesta aspettare. Figuriamoci poi quando la fate mettere in posa e la obbligate a star lì ferma, in attesa che voi siate pronti… Per cui:
- decidete in anticipo il luogo dove volete scattare la vostra foto di gruppo
- pensate a come mettere in posa i vostri soggetti prima di farlo
- avvertite tutti che di lì a poco avete intenzione di scattare la foto
- preparate la macchina fotografica in modo che sia subito pronta a scattare
2. Il luogo più adatto dove scattare. E’ importante che venga valutato con una certa cura. Perché? In primo luogo perché ci permette di dare il giusto contesto alla nostra immagine comunitaria. Ad ex.: scattare una foto di una squadra di football sul campo di gioco, non è la stessa cosa che davanti a un muro di mattoni, non vi pare?! Secondariamente, perché è sempre meglio scegliere un luogo dove ci sono meno distrazioni per i nostri soggetti. Per cui, trovate un’ubicazione il più possibile adatta alla fotografia che volete realizzare, dove la luce per scattare sia sufficientemente buona e le distrazioni siano ridotte al minimo, ok?! (da evitare, ad esempio, le finestre, dove la luce del nostro flash potrebbe riflettersi sui vetri, ecc.).
3. Scattate più di un’immagine. Una soluzione al problema che tutti i soggetti non guardino dalla stessa parte è quella di scattare velocemente più di una foto. Alcuni fortunati possessori di camere reflex digitali selezionano la mod. di scatto continuo. Solitamente la prima foto non riesce mai bene, ma in quelle successive le persone sembrano prendere un po’ di confidenza e appaiono meno rigide e più rilassate. Inoltre, potrebbe venir fuori qualcosa di interessante scattando qualche immagine a lunghezze focali diverse: un primo piano di qualche componente del gruppo, “incorniciato” dagli altri, potrebbe essere una cosa simpatica. Perciò: meglio usare uno zoom.
4. Avvicinatevi. Cercate di inquadrare molto da vicino il gruppo di persone che volete fotografare (ma fate ovviamente attenzione a non escludere nessuno!) Più siete vicini, più dettagli dei volti riuscirete ad ottenere. Se il vostro gruppo è composto da poche persone, potreste addirittura provare a scattare immagini molto ravvicinante, quasi “tagliate”, riprendendo particolari delle spalle, della testa, ecc.
5.Le pose. In molti casi il vostro gruppo si posizionerà naturalmente nel modo più appropriato: i più alti si metteranno dietro e quelli meno alti davanti. Ma c’è anche qualche altro accorgimento che potrete adottare affinchè il posizionamento dei vostri soggetti risulti più gradevole:
- se l’evento ruota attorno ad una o due persone (come nel caso di un matrimonio o di un compleanno) posizionerete i festeggiati ovviamente al centro della scena (trucchetto: è possibile realizzare una chicca facendo sì che alcuni ospiti guardino in camera e alcuni altri il/i festeggiato/i… notevole).
- nel caso doveste scattare una foto “formale” (come ad ex. ad un gruppo di uomini d’affari) alcuni sostengono che sia meglio mettere i più bassi al centro e i più alti ai lati; in ogni caso è meglio non adottare una disposizione stile scolaresca (gli alti dietro e i bassi davanti), non è appropriata.
- non create più di due file (al massimo tre, ma non di più), altrimenti avrete difficoltà con la profondità di campo: avendo più piani qualcuno potrebbe risultare sfocato.
- dite a tutti di alzare un po’ il mento: la testa un po’ verso l’alto aiuta ad annullare eventuali doppi-menti! vi ringrazieranno…
6. Tempismo. E’ fondamentale. Azzeccate il tempo in cui scattare e fatelo con cura. Tentate d’individuare il momento più consono alla situazione e fatevi avanti: un attimo di pausa o un tempo morto possono essere quelli giusti. Persino durante il corso dell’evento: se sono tutti radunati in quel momento (e se hanno voglia di farsi fotografare!) potete chiedere che si mettano in posa per voi.
7. La luce. Come abbiamo detto, nelle foto di gruppo è importante ottenere un buon numero di dettagli (espressioni facciali, abbigliamento dei soggetti, ecc.). Pertanto è necessario che la luce sia adeguata a questo scopo ed è naturale che la quantità che ci serve vari in base alle situazioni. Comunque sia, ricordiamoci che l’uso del flash è sì consigliato, ma soltanto se la luce prodotta dal nostro lampeggiatore è sufficiente ad illuminare tutti i componenti del gruppo e la nostra distanza da quest’ultimo non sia tale da non consentirlo (specialmente poi se la fonte di luce principale, come il sole, si trova alle spalle dei nostri soggetti). Se vi trovaste a scattare durante una bella giornata, ricordatevi sempre di non mettere le persone di fronte-sole (come consigliavano di fare ai tempi del mio bisnonno quando le fotocamere erano fatte di legno e ci voleva un’ora di esposizione per scattare una foto!), altrimenti vi ritroverete un’immagine finale fatte di facce che strizzano gli occhi e di espressioni infastidite…
8. Take control. Mi è capitato alcune volte di assistere a situazioni in cui il povero fotografo perdeva il controllo della situazione per non essere stato sufficientemente veloce a scattare la foto o per non essersi fatto capire dai componenti del gruppo che doveva ritrarre. Non vi dico d’imporre la vostra autorità comportandovi da nazista (anche se in certi casi servirebbe, datemi retta), ma mantenere un giusto canale di comunicazione con i soggetti è basilare per non farsi soppraffare: parlate, manifestate le vostre intenzioni, spiegate ciò che state facendo in quel momento e motivate la gente affinché faccia quello che volete voi (“quanto siete belli! spostatevi un po’ più a destra, guardate l’uccellino” e altre stronzate del genere). Chiarite inoltre le ragioni per cui è bene che si facciano fotografare: ad esempio, durante un matrimonio potete dire che è desiderio degli sposi avere delle foto di gruppo; a una squadra di calcio che è necessaria la foto ufficiale per l’album delle figurine, ecc. Motivando la gente nel modo giusto, vedrete che sarà maggiormente disponibile nei vostri confronti. Divertite le persone, fatele rilassare e mettetele a loro agio. Una frase da usare se volete che tutti guardino verso di voi è : se voi riuscite a vedere la macchina fotografica, lei riesce a vedere voi. Nel caso ci fossero altri fotografi, aspettate il vostro turno. Comunque essere tra i primi è sempre meglio.
9. Gruppi numerosi. A causa dell’altezza diversa delle persone, sia utilizzando una camera compatta, sia una reflex 35 mm, i gruppi numerosi sono decisamente i più difficili da fotografare. Come ovviare al problema? Una volta che avrete “imposto la vostra autorità di fotografo” sarete liberi di compiere qualsiasi “stranezza”: procuratevi una scala, salite al primo piano, arrampiacatevi sulle spalle del vostro assistente. Dall’alto è molto più facile riprendere il gruppo integralmente; riuscirete a comprendere nell’immagine molte più persone, rimanendo ancora relativamente vicini ai soggetti. Inoltre, in questo modo avrete la possibilità di fotografare molte più facce e molti meno corpi… Guardate la prospettiva ed il punto di ripresa adottati da Oliviero Toscani nella foto che ha realizzato per il centenario dell’Inter. Penso sia la più bella foto mai scattata ad un gruppo tanto numeroso (e non lo dico solo perché sono interista!): dal cane della famiglia Moratti alla prima squadra, alla primavera, all’allenatore, massaggiatori, pulcini, assistenti, inservienti e via discorrendo, fino all’ultimo dipendente della società. Nell’inquadratura ci saranno almeno 300 persone. Non chiedetemi come ha fatto… è Oliviero Toscani.
2 Responses to Foto di gruppo: 9 consigli per fotografare meglio le persone