Erwin Olaf allo Spazio Forma di Milano
di Elisabetta Spinelli
Atmosfere silenziose, in cui il tempo pare essersi fermato per raccontare una storia al confine tra sogno e realtà. La forma è quella dell’atmosfera privata: l’interno delle case, gli sguardi, i colloqui silenziosi, ritratti come scatti cinematografici ispirati agli anni 50-60 che vedono i protagonisti immersi in atmosfere dense e attraenti. Colori caldi, giallo, arancio, marrone ma anche il contrasto tra bianco rarefatto e nero splendente, alba e crepuscolo come nelle fotografie e nei due raffinati cortometraggi Dusk e Dawn.
Il contenuto è l’attesa per una storia che non si conosce ma che sta per rivelarsi agli occhi dello spettatore, la solitudine, la tensione comunicativa sono palpabili nei volti e nelle pose dei protagonisti, chiusi nel loro silenzio, negli sguardi che non si incontrano, nella perfezione della scenografia. Paura e sofferenza, sensualità e raffinatezza, solitudine e silenzio trattenuti in un tempo carico di tensione e ambiguità che colpisce lo spettatore.
Erwin Olaf, Vite Private
Spazio Forma fino al 12 settembre 2010
http://www.formafoto.it/_com/asp/page.asp?g=m&s=c&l=ita&id_pag={AB1B06AD-EB29-4FAD-9428-2C1F3F165B9B}
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