Alberto Garcìa-Alix in mostra a Camera 16, a Milano.
di Elisabetta Spinelli
Considerato uno dei più noti esponenti della fotografia contemporanea, Alberto Garcìa-Alix espone negli spazi di Camera 16 una serie di fotografie in bianco e nero e tre video recenti, accompagnati dalla musica tango avant-garde del compositore argentino Daniel Melingo.
Nei lavori dell’autore spagnolo emergono con chiarezza le caratteristiche fondanti della sua produzione: estremo realismo e uso raffinato del bianco e nero.
Fotografo di professione, Garcìa-Alix ha scelto di esporre, per la sua personale in Italia, 15 scatti dal forte impatto visivo, difficilmente pubblicabili su qualsiasi social network. Non per questo volgari, sicuramente poco accomodanti e spesso ironici. Pezzi di storia della sua carriera creativa con lampi intimi di sé stesso e delle persone che hanno gravitato attorno a lui; il paesaggio umano (e animale) è interpretato dall’Autore in un modo molto personale, sempre alla ricerca dei suoi limiti e del suo modo di interpretare l’immagine.
L’artista produce immagini di estremo realismo, a volte molto crudo, mitigato dal bianco e nero e dalla luce, ben calibrata, in camera oscura. Negli ultimi anni il fotografo ha intrapreso una nuova ricerca artistica.
Famoso per i suoi ritratti, Garcia-Alix si trova ora a costruire le sue storie anche attraverso il video: per l’occasione, infatti, a Camera 16 saranno presentati tre video recenti: De carne y hueso ( 40 min), Lo más cerca que estuve del paraíso (20 min) e Un horizonte falso (10 min), tutti accompagnati dalla musica tango avant-garde del compositore argentino Daniel Melingo.
La mostra è curata da Carlo Madesani.
Fino al 27 luglio 2012 nello spazio Camera16, in via Pisacane, 16 a Milano.
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