“La forma della liquidità”. Al Diocesano, le suggestive fotografie di Nino Monastra
di Elisabetta Spinelli
Una nebbia sottile avvolge i paesaggi fotografati da Nino Monastra: il percorso raggruppa 25 fotografie dell’autore nato a Bengasi, da sempre interessato alla fotografia d’impatto socio-urbanistico e di architettura.
Il mondo immortalato dal reporter appare quasi rallentato, fermo in un’atmosfera poetica e senza tempo. La nebbia avvolge il paesaggio e tutto sembra rallentato, sospeso.
Nino Monastra è nato a Bengasi nel 1936; attualmente vive e lavora a Stoccolma, dove si è trasferito alla metà degli anni Sessanta. In Svezia Monastra ha compiuto gli studi di Storia dell’arte e di Cinema presso l’Università di Stoccolma. Solo successivamente ha frequentato e portato a compimento la Strömholms Fotoskola, corso triennale a livello universitario di fotografia, teoria e storia della fotografia. L’attenzione dell’artista si è da subito focalizzata sull’approfondimento della fotografia di impatto socio-urbanistico e della fotografia d’architettura. Il ripristino conservativo dei centri storici cittadini, in particolare delle città svedesi, ed il recupero del patrimonio architettonico nella più ampia accezione è, infatti, tra i temi da lui più indagati e promossi.
Le prime esposizioni risalgono all’inizio degli anni Settanta; da allora la collaborazione con istituzioni svedesi è stata feconda e continuativa.
Al Museo Diocesano di Milano, c.so di Porta Ticinese 25.
Fino al 6 settembre.
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