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8 veloci consigli per foto autunnali coi fiocchi | Club Fotografia

8 veloci consigli per foto autunnali coi fiocchi

di Antonio Lo Torto

Fotografare l’autunno è una delle ragioni che mi ha portato inizialmente a svolgere questa professione (dopo le modelle, ovviamente!). Ho iniziato a lavorare come fotografo in Nord America dove, in questa stagione, certe regioni manifestano tutta la loro bellezza. Ma anche a casa nostra, in Italia, è possibile trovare dei paesaggi autunnali splendidi.

Di seguito voglio proporvi otto semplici accorgimenti da seguire nel caso le foto autunnali siano il vostro obiettivo. Vi assicuro che si tratta di consigli preziosi.

Prima di iniziare, però, voglio dirvi che clubfotografia.com sta preparando un interessantissimo workshop di due giorni, che si svolgerà in Toscana nei primi giorni di ottobre. Un’occasione unica per gli amanti della fotografia naturalistica. Presto vi  comunicheremo maggiori dettagli in merito.

8 consigli per foto autunnali coi fiocchi

foto n.1: scatto digitale per questa foglia “alla glicerina” (ph.: A. Lo Torto – Montreal, 2005)

1. In autunno, il miglior momento per fotografare qualcosa è durante o subito dopo un acquazzone. Infatti, il colore del fogliame se ne avvantaggia, risultando particolarmente vibrante. Addirittua elettrico. Se volete ottenere lo stesso effetto in assenza di pioggia, scegliete una foglia dai colori particolarmente vividi, sgargianti, che giace al suolo, e spruzzatela con dell’acqua (un vaporizzatore di plastica è lo strumento ideale): noterete come le sue tinte guadagneranno in saturazione cromatica. Inoltre, quanto più la foglia è larga e più grosse sono le gocce sulla sua superficie, tanto più piacevole risulterà la vostra foto.

Un trucchetto: potete realizzare dei fantastici goccioloni d’acqua “finti” facendo cadere ad hoc, qua e là sulla foglia, qualche stilla di glicerina liquida con l’ausilio di un contagocce (vedi foto n.1). Boccettine di glicerina sono in vendita in qualsiasi farmacia per pochissimi euro.

foto n.2: un laghetto nel Maine scattato con Nikon F4, 105mm e la superba Velvia 50 (ph.: A. Lo Torto, USA 1991; immagine pubblicata)

2. Se fotografate il riflesso degli alberi sull’acqua, lungo la riva di un fiume o di un lago ad esempio, utilizzate tempi lunghi. In questo modo, il leggero moto delle acque renderà l’immagine dei vostri riflessi davvero impareggiabile. In stile “impressionistico”. Ovviamente l’acqua non dev’essere troppo agitata… Pertanto, è meglio scegliere giornate di leggera brezza e non di vento forte. (foto n.2)

3. Usate i filtri. Ne abbiamo parlato in tante occasioni. I filtri caldi, infatti, intensificano i colori dell’autunno. Un rosso o un giallo ambrato, non esageratamente forti – come quelli della serie 81, ad esempio – sono ideali per “scaldare la scena”. In caso di nebbia, poi, seguite i consigli che abbiamo dato a proposito dei filtri UV , o dell’incredibile filtro al didimio .

foto n.3: paesaggio autunnale nel Vermont, con e senza nuvole (ph.: A. Lo Torto, USA 1991)

4. Cercate di sfruttare bene il controluce. Una forte illuminazione in controluce consente di evidenziare i colori di soggetti traslucidi come le foglie, specialmente quando il contorno della scena è particolarmente scuro. In ogni caso, per “minimizzare” la quantità di contorno nell’inquadratura – l’area scura potrebbe essere limitata, oppure potrebbero esserci altri particolari che non abbiamo intenzione di riprendere – il mio consiglio è quello di avvicinarsi al soggetto, magari con un teleobiettivo. Ne beneficerà anche l’angolo di ripresa.

Un altro motivo valido per sfruttare il controluce è, naturalmente, il bell’effetto che è in grado di dare ai particolari di alcune scene autunnali. Guardate la foto n.3: la sola differenza fra l’immagine in alto e quella in basso è data dall’ombra di una grossa nuvola che passava nel cielo. Sorprende vedere come la luce cambi nell’arco di pochi istanti; queste due fotografie sono scatti consecutivi dello stesso caricatore (eh, sì… erano gli anni ’90) realizzati a poca distanza di tempo l’uno dall’altro, ma l’illuminazione differente ha decisamente modificato il potere evocativo della scena nel suo complesso. E’ bastato un controluce un po’ più marcato sulle foglie degli alberi, in basso, per dare una diversa impressione di cosa possa essere l’autunno nel New England.

foto n.4: “effetto 3D” creato grazie ad un contrasto cromatico non indifferente (ph.: A. Lo Torto – Montreal, 2005)

5. Se volete creare un effetto 3D, cercate di sfruttare il contrasto cromatico. Dal momento che l’occhio umano ha una certa difficoltà a mettere a fuoco contemporaneamente quei colori che stanno in punti distanti dello spettro, possiamo trarne vantaggio accostando soggetti con queste caratteristiche. Esempio: “isolate” una foglia rossa posizionandola su un prato verde, o contro il blu intenso del cielo. Funziona. (foto n.4)

6. In giornate di sole – ma succede anche quando il cielo è coperto – alcuni tipi di foglie, specialmente se inumidite dalla brina o subito dopo uno scroscio di pioggia, possono risultare sgradevolmente troppo riflettenti. Lo scopo del filtro polarizzatore, in queste particolari situazioni, è proprio quello di annullare questi fastidiosi riflessi parassiti. Usatelo.

foto n.5: inquadratura in controluce con gioco di zoom tele (ph.: A. Lo Torto – Montreal, 2005)

7. “Giocate” col bilanciamento del bianco. Spesso e sovente la modalità automatica di bilanciamento del bianco non ci consente di ottenere i risultati che ci siamo proposti. Infatti, potrebbe capitare che i colori intensi e sgargianti dell’autunno, una volta scattata la foto, perdano molta della loro vividezza originale. Date un’occhiata agli articoli che abbiamo dedicato all’argomento e ricordatevi che una “scaldatina” non fa mai male. Se la vostra fotocamera ve lo consente, incrementate un po’ la Temperatura colore altrimenti, nel caso possedeste una compattina o una macchina fotografica con poche regolazioni del bilanciamento del bianco, impostate la modalità “cloudy” (tempo nuvoloso). Con il cielo coperto la luce complessiva tende ad essere leggermente più fredda di quando il sole splende alto nel cielo, pertanto questo tipo di settaggio scalderà leggermente i parametri spostando lievemente la curva cromatica verso l’arancione.

8. Sottoesposizione. Per saturare leggermente i colori di una fotografia il vecchio trucchetto, usato ai tempi dei dinosauri, è sempre stato quello di sottoesporre lo scatto di 1/3 o al massimo di ½ stop. Oggi, nell’era di Photoshop, possiamo fare lo stesso in fase di postproduzione dell’immagine. Tenetelo presente.

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