Fotografare il nudo – la composizione (Sezione Aurea)
Affrontiamo oggi le regole della composizione in fotografia – Questo articolo è diviso in varie parti: in questo parleremo della sezione aurea, nei prossimi di come guidare l’occhio dell’osservatore, come inquadrare l’immagine, ecc. (per approfondimenti sulla sezione aurea: http://www.clubfotografia.com/la-sezione-aurea-in-fotografia-locchio-di-dio-un-po-di-teoria )
Come usare la sezione Aurea per armonizzare le fotografie
Per definizione la composizione di una fotografia non è altro che la disposizione armonica dei vari elementi che la compongono. Parlando di nudo artistico è noto che costituisca uno dei rami della fotografia di maggior impatto visivo. Perciò la sua composizione risulta determinante per interpretare e presentare al mondo dell’immagine il corpo umano. Anche il più sensazionale dei soggetti deve essere inquadrato con cura e armonizzato con gli altri elementi della composizione. Questo richiede da parte del fotografo una certa abilità e una buona dose di creatività. Vediamo come fare.
Cos’è la sezione Aurea ?
La sezione aurea, o regola dei terzi, è un mezzo compositivo classico; forse, il più classico di tutti!. In questa sezione viene ampiamente trattata: “La sezione aurea in fotografia“. Dategli un’occhiata.
Come visualizzare la sezione Aurea?
Immaginate una griglia che suddivida l’immagine in tre sezioni uguali, orizzontalmente e verticalmente (oggi, molte camere digitali di fascia media mettono a disposizione questa funzione; basta impostare il display in modo che la griglia compaia su di esso. Una volta esistevano dei mirini speciali, o addirittura delle pellicole adesive da fissare direttamente sul pentaprisma della macchina. Ma si tratta del tempo che fu…).
Collocando il soggetto in uno dei punti di intersezione di queste linee immaginarie si ottiene una composizione piacevole ed equilibrata (o per lo meno si dovrebbe!).
L’applicazione della sezione Aurea in fotografia
In questo studio di nudo in esterni, il fotografo canadese Eric Boutilier-Brown ha scelto un piacevole paesaggio come sfondo e vi ha inserito la modella nuda allo scopo di evocare una sorta di immagine classica di divinità: come Venere o Diana, o una ninfa che esce dalle acque… Possiamo dire che la roccia su cui si trova il soggetto ha offerto all’autore una soluzione già perfetta per l’equilibrio complessivo di questa composizione: la modella è infatti collocata a circa un terzo dal lato sinistro dell’immagine e sempre ad un terzo dal fondo; il ruscello alle sue spalle sembra quasi guidare l’occhio dell’osservatore dentro l’immagine stessa, conducendolo fino ai monti sullo sfondo. Decisamente un lavoro azzeccato.
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