Prove: Canon PowerShot G12
di Emanuele Spinelli
“La [amazon-product region=”it” text=”Canon PowerShot G12 ” tracking_id=”wwwclubfotogr-21″ type=”text”]B0042X04L6[/amazon-product] è il top di gamma delle fotocamere a ottica fissa Canon. Chiamarla “compatta” non è sbagliato, ma può generare qualche malinteso dato che la G12, per posizionamento e funzioni, è più affine a una reflex entry level che a una compatta economica.” (Alberto De Bernardi, digital-imaging.it).
Disponibile su [amazon-product region=”it” text=”amazon.it ” tracking_id=”wwwclubfotogr-21″ type=”text”]B0042X04L6[/amazon-product]al prezzo scontato di 422,99 euro, anziche 580,80.
La nostra prova
Il Mirino Ottico
Le compatte digitali hanno di fatto sancito la fine del mirino ottico. Essendo le macchine sempre più piccole, è diventato sempre più difficile collocare un “foro” (il mirino, appunto) nel poco spazio a disposizione. Avendo ancora un vero e proprio mirino ottico, certe compatte più avanzate, decisamente più imponenti, sono le ultime rappresentanti di un sistema in via di estinzione. Se, da un lato, in caso di forte esposizione al sole, quando lo schermo risulta illeggibile, questo mirino risulta molto utile, dall’altro il mirino ottico di questi modelli da esperti lascia comunque molto a desiderare. A macchine che si aggirano intorno ai 400 euro è difficile perdonare un’inquadratura molto approssimativa, per di più i portatori di occhiali da vista si troveranno molto a disagio con questo tipo di mirino.
Decimo sviluppo della gamma PowerShot G, la G12 raggiunge finalmente la maturità grazie ad una ergonomia leggermente ritoccata, uno schermo LCD montato su di un perno, un sensore da 10 Mpx, uno zoom 28-140 mm e una modalità video HDTV (720p). In un segmento di mercato altamente competitivo ([amazon-product region=”it” text=”Nikon P7000″ tracking_id=”wwwclubfotogr-21″ type=”text”]B00429NGXS[/amazon-product], [amazon-product region=”it” text=”Panasonic LX5 ” tracking_id=”wwwclubfotogr-21″ type=”text”]B003WP7HHE[/amazon-product]e [amazon-product region=”it” text=”Samsung EX1 ” tracking_id=”wwwclubfotogr-21″ type=”text”]B003B2KIXS[/amazon-product]), la G12 ha delle possibilità di successo?
L’architettura
Prendendo la G12 in mano è subito chiaro che si tratti di un modello dedicato agli esperti: tutto in metallo (quindi pesante) e dai particolari curati. L’insieme ispira fiducia e dovrebbe resistere nel tempo. Ad esser pignoli, possiamo dire che alcune finiture in spugna sarebbero state gradite, specialmente per limitare le infiltrazioni d’acqua nel vano batteria/carta di memoria.
L’impugnatura è piacevole ma non eccellente: il rivestimento è leggermente scivoloso e non così efficace come potrebbe essere. Peccato. Un’altre piccola delusione viene dallo schermo LCD da 7,6 cm rimasto a 460 000 punti mentre alcune concorrenti (la P7000 soprattutto) ne propongono due volte tanto. Meno male che la rotella laterale è rimasta al suo posto, concedendoci ancora le molte soddisfazioni a cui la serie PowerShot G ci aveva abituato.
Per il resto possiamo dire che Canon ha curato l’ergonomia con un livello di personalizzazione davvero raro. La G12 è dotata di due ghiere a rotella per garantire una migliore gestione della modalità “M” (manuale) ed un controllo più intuitivo di modifica delle opzioni. Mediante il tasto “S” si accede a svariati settaggi (bilanciamento dei bianchi, modalità raffica, raw+Jpeg…). I menù sono chiari e l’aiuto online messo a disposizione dalla casa vi aiuterà a risolvere le eventuali difficoltà incontrate. L’interfaccia grafica è ancora molto semplice da capire, con una colonna di opzioni alla sinistra dello schermo e la possibilità di cambiare i valori grazie alla rotella. Anche in questo caso niente di eccezionale, ma la realizzazione ci è parsa molto efficace. E, a proposito di efficacia, sulla G12 sono presenti svariati comandi che consentono di regolare rapidamente i principali parametri d’inquadratura e di scatto: nella parte superiore della macchina è posto il controllo della sensibilità ISO, quello per la scelta della modalità di esposizione (P,S,A,M, custom 1 e 2, video) e quello di compensazione dell’esposizione. Sotto il pollice trovano posto il collimatore AF e la memorizzazione dei parametri di esposizione. Cosa chiedere di più?
Qualche difetto? Beh, nessun avvio diretto della modalità video, il mirino ottico piuttosto deludente e l’accesso alla scheda di memoria posto sotto la macchina (per niente pratico quando la camera è montata sul treppiedi…).
La velocità di risposta
Se, per quanto riguarda l’ergonomia della macchina, tutto sommato, non possiamo lamentarci, Canon apparentemente sembra non aver lavorato troppo sulla sua reattività. I tempi sono più o meno identici a quelli del modello precedente, la G11, ma certi particolari, come l’autofocus, risultano decisamente più lenti di rispetto ai concorrenti, come la Panasonic LX5 e la Nikon P7000.
La G12 recupera un po’ grazie ad un tempo di ricarica delle batterie piuttosto breve e ad un processamento digitale delle immagini (sia Jpeg, che Raw) più che soddisfacente. La modalità raffica, però, è ancora deludente: circa 2,2 immagini/secondo.
La qualità delle immagini
Veniamo al dunque, a ciò che c’interessa di più in quanto acquirenti ed utilizzatori di una fotocamera: la qualità delle immagini che realizza. Con il suo CCD da 10 Mpx, la G12 è facilmente paragonabile alle varie Panasonic LX5, Samsung EX1 e Nikon P7000, tutte dotate di sensori simili. Sul piano della gestione del rumore elettronico, Canon se la cava piuttosto bene, proponendoci una grana abbastanza fine ed un appiattimento moderato a 1600 ISO, cosa non trascurabile per una digitale compatta.
Lo zoom 28-140 mm è di buona fattura, coadiuvato da un sistema di stabilizzazione efficace ed una modalità macro a 1 cm molto interessante. L’esposizione risulta corretta, anche se alle volte si può notare una leggera sovraesposizione che, tuttavia, non risulta troppo fastidiosa. La resa dei colori rispecchia la tradizione Canon, con dei rossi fin troppo saturati ed un bilanciamento dei bianchi un po’ capriccioso in caso di illuminazione al tungsteno.
Video
La [amazon-product region=”it” text=”Canon PowerShot G12″ tracking_id=”wwwclubfotogr-21″ type=”text”]B0042X04L6[/amazon-product]consente, finalmente, una modalità video a 720p (comunque a 24 immagini/sec solamente) un suono stereo, ma, ahinoi, durante le riprese non è disponibile lo zoom ottico! Per di più la messa a fuoco non è continua ed è impossibile scattare una foto durante le riprese. Anche se su di un televisore HDTV 1080 la resa non è proprio eccezionale, diciamo che come primo passo nel mondo della HDTV la Canon ha ottenuto dei risultati accettabili.
Conclusioni
Per il fotografo esigente, la [amazon-product region=”it” text=”Canon G12 ” tracking_id=”wwwclubfotogr-21″ type=”text”]B0042X04L6[/amazon-product]è un eccellente attrezzo polivalente, con un’ottima qualità di immagini. Purtroppo la modalità video ne abbassa sensibilmente il giudizio globale.
Zoom ottico di qualità ed eccellente stabilizzazione |
Livello di fabbricazione molto alto |
Ottima gestione del rumore elettronico fino a 1600 ISO |
Ergonomia curata |
Schermo LCD montato su di un perno |
Schermo LCD 7,6 da 460.000 punti soltanto |
Mirino ottico poco preciso e scomodo per i portatori di occhiali |
Lo zoom ottico avrebbe potuto essere più luminoso |
Modalità raffica limitata, modalità video limitata |
Maniglia non abbastanza accentuata |
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