Mostra-evento: “Global Photography. Occupancy”. Allo Spazio Labò di Bologna
Global Photography, giunto alla sua terza edizione, è un progetto che nasce per allargare la prospettiva del mezzo fotografico considerandolo e promuovendolo come strumento per sondare e interpretare le varie problematiche che il mondo contemporaneo presenta quotidianamente.
Occupancy affronta il tema del paesaggio umano entro cui l’uomo di oggi si inscrive e all’interno del quale l’individuo cerca di trovare un dimensione fisica e allo stesso tempo intimamente propria; lo fa ampliando enormemente il concetto stesso di paesaggio, traghettando con le immagini i visitatori lungo un tragitto in cui tutti gli autori, con modalità diverse, cercano di descrivere il processo che porta l’essere umano a definire e far nuovamente proprio uno spazio nel mondo: da una dichiarata evocazione delle origini primigenie dell’uomo nei Primates di Fréderic Delangle, alla dimensione fisica dei paesaggi antropizzati di Bas Princen, spesso rivelatori di equilibri instabili, i tentativi dell’uomo di definire un proprio spazio nel mondo si manifestano attraverso l’intimità di storie individuali e collettive. Gli Shelter di Henk Wildschut, le immagini precedenti alle rivolte libiche in Tripoli talks, unfinished work di Marco Zanta, i paesaggi della memoria di Martina Hoogland Ivanow, i nuovi nomadi incontrati da Roderik Henderson, l’allusività della metropoli indiana nel lavoro di Massimo Sordi.
Autori in mostra: Frank Breuer (Germania), Fréderic Delangle (Francia), Alexander Gronsky (Russia), Roderik Henderson (Cile), Martina Hoogland Ivanow (Svezia), Cuny Janssen (Olanda), Bas Princen (Olanda), Massimo Sordi (Italia), Henk Wildschut (Olanda) e Marco Zanta (Italia).
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