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4 Segreti per fare foto Helmut Newton-style | Club Fotografia

4 Segreti per fare foto Helmut Newton-style


Qualche dritta per emulare uno dei più grandi maestri di tutti i tempi: Helmut Newton

halston, new york, www.theredeer.it

Helmut Newton, Elsa Peretti in a ‘Bunny’ costume by Halston, New York, 1975

Helmut Newton è sicuramente uno dei personaggi più discussi e contraddittori del mondo della fotografia. Nel bene e nel male, non c’e dubbio che il suo lavoro rappresenti un’icona del XX sec. e nonostante le opinioni controverse, ciò che ha prodotto resterà probabilmente unico ed ineguagliabile. Purtroppo una biografia in italiano esaustiva e ben realizzata del personaggio sul web non è disponibile, pertanto il mio consiglio è quello di cosultare le brevi note presenti su it.wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Helmut_Newton) altrimenti, in lingua inglese, su en.wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Helmut_Newton) o direttamente il sito della Helmut Newton Foundation (http://www.helmutnewton.com/helmut_newton/biography/, ben fatto, ma ahimé anche questa alquanto “sbrigativa”).
Il nostro obbiettivo è in ogni caso quello di occuparci di quello che potremmo definire il Newton Style (bella definizione, mi piace. è mia!), cioè quel filone stilistico nel campo della moda e del ritratto che ha visto i suoi natali proprio grazie alla fotografia di Helmut Newton e delle sue spledide “eroine chic“. Quel filone, appunto, che ha influenzato e continuerà ad influenzare generazioni di fotografi fetish e non (ovviamente parliamo d’immagini di un certo tipo… la spazzatura la lasciamo ai giornalacci e, ahimè, al web).
Le immagini presentate in questo articolo sono state realizzate per le strade di Londra dal mio amico Duncan Evans, fotografo di fashion inglese che ha voluto aiutarci in questa piccola ricerca stilistica. Grazie Duncan. Piuttosto che tentare di emulare ogni stile che Newton ha usato per ricreare delle immagini specifiche, Duncan ha cercato di “imitarne la firma” – cioè quella sorta di tema ricorrente nell’arte del grande maestro berlinese.
Passiamo ad un’elenco sommario di quelle che dovrebbero essere le nostre fasi di ricerca-studio-realizzazione nell’emulazione del lavoro di Helmut Newton (e di qualsiasi altro grande fotografo di moda e life-style imaging come lui):
Premessa: volete imitare lo stile di Newton, di Elliot, di Ellen Von Unwerth o di chiunque altro? Prima di tutto leggete le loro fotografie. Guardatene tante, il più possibile. Studiate la posa delle modelle, studiate la luce, cercate di ricrearne l’ambientazione… poi il resto viene da se.

4 Segreti per fare foto Helmut Newton-style

1) La Location

Come prima cosa, possiamo notare una particolarità comune un po’ a tutta l’opera di Newton: raramente il maestro scattava in studio, la strada era la sua tela; e lo sarà anche per noi. Le vie cittadine sono la location ideale per tutti: poveri e ricchi, amatori e professionisti.

2) Colore o Bianco e Nero?

Bianco e Nero? Certo, ma ricordiamoci che Newton iniziò la sua carriera negli anni ’40, pertanto le alternative erano poche… Nell’arco del tempo la sua fotografia si è evoluta e se si conosce l’opera del maestro si sa che a partire dai primissimi anni ’80 la sua produzione si è fatta sempre più “colorata”. Per i nostri scopi poi l’utilizzo del colore risulta decisimante più controllabile (il b/n non è cosa facile… avremo modo di discuterne molto più approfonditamente); passeremo al b/n in fase di postproduzione utilizzando una classica camera oscura digitale: photoshop.

3) Piccola valutazione costi-benefici

Prima di mollare tutto chiedendosi “quanto mi verrà a costare questo giochetto?” sappiate che, in linea di massima, una ricerca di questo tipo non dovrebbe costarvi nulla. Tutto ciò che vi occorre è una camera digitale e una modella compiancente disposta a posare un po’ discinta (ma nemmeno più di tanto). In caso decidiate di “affittarne una” per un paio di orette, se non puntate troppo in alto, dovreste cavarvela con meno di 150 euro al massimo. Garantito.

4) Schemi ricorrenti nelle foto

I tre stili dominanti, o meglio gli schemi ricorrenti, della fotografia di Helmut Newton sono facilmente evincibili da una lettura un po’ attenta delle sue opere:
A. High Style, Low Life. Modelle dall’abbigliamento molto ricercato e fortemente glamour riprese in locations industriali (capannoni, fabbriche abbandonate, ecc.) o comunque dissonanti e contrastanti con il look ed il vestiario (come strade, vicoli sporchi, stazioni ferroviarie, addirittura discariche di rifiuti).
B. Business Dominatrix. Le dominatrici: belle donne, dalle gambe molto lunghe, dal look pseudo-nazi o business-style (donne manager con tailleurs di Channel e tacchi a spillo).
C. Night Calls. Donne sexy riprese in notturna, solitamente a colori.
www.theredeer.it, London photography

Foto n.1, High Style, Low Life by Duncan Evans

Seguendo questo specchietto, passiamo ora alle fotografie realizzate per le strade di Londra da Duncan Evans.
www.theredeer.it

Foto n.2, High Style, Low Life by Duncan Evans

A. High Style, Low Life. Non c’è dubbio che fotografre ragazze con capi griffati in ambienti squallidi e trascurati sia l’invenzione che ha reso Helmut Newton prima famoso e poi immortale. Lui è stato il primo (o per lo meno quello che ha diffuso questo schema a livello mondiale). Molte delle sue campagne più “trasgressive” hanno fatto la fortuna di Channel, YSL e altri giganti della moda francese in periodi pioneristici come negli anni ’60 e ’70. Questo schema necessita di una modella abbigliata nel “modo più costoso possibile”; l’ideale è l’abito mondano – non troppo sexy, né troppo austero – magari accessoriata con gioielli piuttosto vistosi e pettinatura tardi ’70, primi anni ’80. Il posizionamento è rigorosamente in una low location, per cui: palazzi in costruzione, aree industriali dismesse, scheletri di automobili, stazioni della metropolitana in stile Bronx, cataste di spazzatura, ecc. Nelle immagini 1, 2 e 3 abbiamo una ragazza in abito da sera ripresa in diverse “situazioni stradali”: con una pila d’immondizie alle spalle (foto 2: notate anche la messa a fuoco sulla spazzatura e non proprio sul volto della ragazza… interessante), appoggiata ad una saracinesca e davanti ad un passo carraio.
www.theredeer.it, London photography

Foto n.3, High Style, Low Life by Duncan Evans

www.theredeer.it, London photography

Foto n.4, Business Dominatrix by Duncan Evans

B. Business Dominatrix. La donna severa, austera, in tailleur griffato – rigorosamente scuro, magari gessato – e con lo sguardo fiero che maltratta un uomo sottomesso o un’altra donna in un menage lesbo-fetish. In una parola: la dominatrice. E’ il soggetto di Newton che personalmente mi piace di più. La modella deve mantenere uno sguardo duro, di ghiaccio, molto aggressivo (un po’ incazzata, insomma!). Particolare importante: la pettinatura. Sebbene Newton abbia realizzato nell’ambito di questo schema svariate immagini di donne con i capelli sciolti, riteniamo che un soggetto con i capelli raccolti (in una coda o uno chignon se sono lunghi, o tirati indietro con il gel se corti) abbia una resa decisamente più incisiva. Nota: Helmut Newton ha spesso ambientato questo soggetto all’interno di scenari eleganti, come camere d’albergo super-lusso o saloni di case d’epoca (specialmente a Parigi). Immagino che l’accesso ad una di queste location non sia dei più facili… pertanto concentratevi sul soggetto (magari aprendo di più il diaframma e sfocando leggermente lo sfondo). Se tuttavia aveste la possibilità di scattare in qualche posto particolarmente interessante, tanto di guadagnato. Duncan Evans ha bypassato il problema realizzando il suo lavoro in scenari comunque ad effetto come davanti alla fontana (foto n.4) o sul London Bridge (foto n.5).
www.theredeer.it, London photography

Foto n.5, Business Dominatrix by Duncan Evans

C. Night Calls. L’ultimo schema è sicuramente quello più ostico. Cioè, a livello definitorio è il più semplice, ma proprio per questo motivo è quello che nasconde le insidie maggiori: una modella particolarmente provocante in un abito relativamente semplice (meglio un tailleur in una tinta abbastanza viva), attillato e senza troppi fronzoli. Scattare in notturna, necessariamente utilizzando la luce flash per evitare di perdere i colori dell’outfit (ricordiamoci che Newton effettuava queste foto per conto delle case di moda, per cui…). Facile. Vediamo i problemi: per prima cosa, la padronanza del flash. E’ rigorosamente necessario il bilanciamento della luce tra sfondo e primo piano per ottenere la corretta esposizione tra il soggetto principale ed il background. Il maestro non trascurava mai lo sfondo sia nella messa fuoco, che nell’illuminazione: per lui l’immagine finale andava curata nei dettagli (e per me anche!). I moderni flash E-TTL ci vengono in aiuto, perciò il mio consiglio è quello di scattare con sincronizzazione lenta in modalità di scatto a priorità di diaframmi, Av. In questo modo la camera imposta automaticamente la velocità di sincronizzazione più adatta ai fini della corretta esposizione dello sfondo (e un treppiedi è un’ulteriore precauzione che caldeggio grandemente; magari anche un flessibile per evitare eventuali vibrazioni. Vedi foto n. 6 e 7). Passiamo alle locations. In esterni, le strade bagnate dalla pioggia sono eccezionali per cogliere i riflessi colorati delle luci: semafori, fanali di automobili, cartelli stradali e insegne dei negozi.
www.theredeer.it, London photography

Foto n.6, Night Calls by Duncan Evans

La modella? Sguardo rilassato e aria ammiccante.
La foto n.7 proviene da una campagna di Yves Saint Laurent attualmente in corso. Non conosco l’autore. Comunque è stupenda. Ed è in perfetto Newton Style
Perdonaci Helmut da lassù.
Non sappiamo quello che facciamo…. Antonio
www.theredeer.it

Foto n.7, campagna pubblicitaria di YSL

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