Canon EOS 7D: un gioiellino di tecnologia
di Tonino Bettini
La reflex digitale EOS 7D di Canon è stato il primo prodotto emerso da un progetto di ricerca ancora in corso, nel quale migliaia di fotografi di tutto il mondo hanno espresso i propri desideri ed esigenze. EOS 7D da 18 megapixel è una reflex digitale versatile e personalizzabile che unisce nuove tecnologie con specifiche avanzate, in passato presenti solo nelle fotocamere della serie EOS-1.
Qualità delle immagini della Canon EOS 7D: il sensore da 18 megapixel, i “micro-obiettivi” gapless, il doppio processore DIGIC 4, ecc.
Canon usa sensori CMOS progettati, sviluppati e prodotti in sede, per raggiungere la più elevata qualità delle immagini possibile. Con il sensore della EOS 7D, Canon ha sviluppato la propria tecnologia avanzata per creare un’unità ad alta risoluzione e sensibilità, in grado di offrire una qualità straordinaria delle immagini. Per questa fotocamera, i progettisti hanno cercato di garantire la qualità delle immagini più alta possibile, con un’elevata gamma dinamica e risultati eccellenti con impostazioni ISO alte e basse. Inoltre, hanno migliorato le prestazioni in un’ampia gamma di aree per permettere ai fotografi di spingersi oltre i confini della propria creatività, sia per gli scatti diurni che per situazioni con illuminazione molto più bassa.
Anche se la risoluzione della fotocamera non è il fattore più importante a fini delle immagini di alta qualità, l’elevata disponibilità di pixel, e quindi la risoluzione maggiore, permette di ritagliare le immagini per migliorare la composizione, pur conservando una quantità sufficiente di dati per stampe di immagini di grandi dimensioni in alta qualità. I 18 megapixel disponibili sulla 7D fanno parte del sistema generale della fotocamera che garantisce immagini di alta qualità a tutte le condizioni di scatto.
Rispetto ai modelli precedenti, la qualità di ciascun pixel è stata verificata e migliorata e, grazie a un processo microproduttivo più avanzato, è stato possibile creare una circuiteria di dimensioni più ridotte attorno a ciascun diodo, in modo da poter ingrandire i pixel stessi e offrire prestazioni migliori con impostazioni ISO elevate e una gamma dinamica più ampia. Inoltre, i diodi presentano una nuova struttura in grado di offrire un tasso di conversione fotoelettrica eccellente, trasformando la luce in carica elettrica. Questo rende i pixel molto più sensibili e migliora il rapporto segnale-rumore, permettendo di utilizzare sensibilità ISO maggiori senza i problemi relativi ad un maggiore disturbo.
Sebbene sia il sensore a registrare la luce, sono i micro-obiettivi gapless posti sopra ad ogni pixel che incanalano la luce negli stessi (come sulla EOS 50D). Grazie a questa funzione, la distanza tra il sensore e i micro-obiettivi è stata ridotta, (come è già stato fatto sulla 5D Mark II). La combinazione di tali miglioramenti offre livelli di rumorosità ridotti a tutte le impostazioni ISO e una maggiore sensibilità dei pixel (sostanzialmente le parti più avanzate dei sensori dei modelli EOS 50D ed EOS 5D Mark II sono state combinate per produrre il sensore della 7D).

Diagramma dei micro-obiettivi gapless di EOS 7D (sinistra) rispetto ai micro-obiettivi di EOS 50D (destra): la distanza tra il sensore e i micro-obiettivi è stata ridotta (courtesy of canon.it)
Non solo: come per i modelli 1D Mark III e 1Ds Mark III, che sono state le prime fotocamere nella gamma di reflex di Canon a utilizzare un doppio processore DIGIC, anche sulla 7D è stato esteso l’uso del doppio processore DIGIC 4 che sposta i dati dal sensore alla pipeline di elaborazione dell’immagine più rapidamente e fornisce la potenza necessaria per gestire la risoluzione da 18 megapixel, anche quando i fotografi scattano a una velocità massima di 8 fotogrammi al secondo. Ciascun processore DIGIC fornisce una pipeline a 4 canali per elaborare i dati, quindi il loro utilizzo combinato offre un’elaborazione a 8 canali. Utilizzando un doppio processore e una lettura a linea più performante da ciascuna riga dipixel, si ottiene una velocità di spostamento dei dati di 1,3 volte maggiore per la 7D rispetto alla 50D, ad esempio…. e tutto ciò nonostante la maggiore risoluzione.
L’elaborazione più rapida non è l’unico vantaggio del doppio processore DIGIC 4. Con la sua capacità di elaborazione extra, la EOS 7D può eseguire elaborazioni più avanzate con algoritmi più complessi. La potenza di DIGIC 4 è chiaramente visibile nell’elaborazione della rumorosità. Infatti è in grado di rimuovere la rumorosità colore e la rumorosità della luminanza altamente visibili senza perdere i dettagli dell’immagine. Anche con una velocità ISO 6400, i livelli di rumorosità sono simili a quelli con velocità ISO 1600 prodotti da una fotocamera con processore DIGIC 3. Per la cronaca, la 7D ha una gamma ISO estesa con intervallo standard 100-6400 e impostazione estesa “H” di 12.800. L’impostazione ISO bassa “L” consente di impostare la velocità ISO a 50.
Canon EOS 7D: comandi pratici e struttura robusta
La 7D presenta funzioni di gestione migliorate, tra cui le impostazioni di controllo rapido per un funzionamento più veloce e i pulsanti di controllo personalizzati, nonché una struttura solida e impermeabile all’altezza degli standard di durata delle fotocamere serie EOS-1.
La EOS 7D utilizza il formato APS–C (22,4 x 14,9 mm) che offre un campo visivo che aumenta efficacemente la lunghezza focale di 1,6x. Questo sensore ridotto rispetto al formato pieno ha apportato numerosi vantaggi al processo di progettazione della fotocamera, consentendo un corpo più piccolo e leggero e l’utilizzo di obiettivi più compatti e leggeri.
Molte delle funzioni personalizzate della serie EOS-1 sono state implementate nella 7D per offrire un controllo capillare sul sistema AF. In totale, sono disponibili 27 funzioni personalizzate che controllano esposizione, immagine, messa a fuoco automatica e funzionamento generale. Tutto questo offre massima personalizzazione per gli scatti in condizioni e stili diversi. La funzione Controlli Personalizzati consente di personalizzare, appunto, i controlli e i pulsanti della fotocamera in modo da poter assegnare una funzione utilizzata di frequente a un pulsante comodo. Complessivamente sono presenti 10 tastini che possono essere riassegnati a funzioni varie, tra cui: pulsante dell’otturatore, pulsante AF-ON, pulsante blocco AE, pulsante Anteprima profondità campo, pulsante blocco obiettivo, pulsante multifunzione, pulsante SET, ghiera di accesso rapida e principale e Multi-controller.
Il pulsante per il controllo rapido (Q) offre l’accesso diretto allo schermo di controllo della fotocamera sul pannello LCD. Questo permette di modificare un’ampia varietà di impostazioni della fotocamera in tempo reale: velocità otturatore, apertura, velocità ISO, compensazione esposizione flash, ottimizzazione automatica della luce, controlli personalizzati, modalità di lettura, modalità drive, modalità AF, bilanciamento bianco, stile foto, qualità di registrazione delle immagini, selezione punto AF e compensazione esposizione/impostazione AEB.
Premendo il pulsante INFO, sul display vengono visualizzati in sequenza le impostazioni della fotocamera, le impostazioni di scatto e il livello elettronico. Inoltre, è possibile disattivare il display. Opzionalmente, l’utente può scegliere quali elementi visualizzare per un accesso più rapido alle schermate utilizzate più di frequente. A sinistra del mirino è presente il pulsante RAW+JPEG che permette di passare dagli scatti in JPEG all’acquisizione solo di un file RAW su base singola.
Nota Bene. a proposito di RAW, dobbiamo dire che sebbene molti fotografi preferiscano la risoluzione massima a 18 megapixel, per altri utenti, invece, cio’ potrebbe costituire un problema, generando molti più dati di quelli necessari. Per questo motivo i progettisti Canon hanno creato due opzioni con formati file RAW più piccoli: M-RAW e S-RAW. Questi file offrono tutti i vantaggi del formato file RAW ma a risoluzioni inferiori. Davvero una cosuccia simpatica…
Il corpo della Canon EOS 7D è stato realizzato in modo da offrire un aspetto e una maneggevolezza di alta qualità. Le giunzioni esterne della fotocamera sono progettate in modo da essere più precise e la 7D ha una struttura davvero resistente, grazie al corpo in lega di magnesio con la stessa finitura resistente e opaca delle fotocamere serie EOS-1. In termini di isolamento atmosferico, la EOS 7D assicura lo stesso livello di resistenza della macchina fotografica Canon EOS-1N a pellicola.
Canon EOS 7D: misurazione e controllo dell’esposizione

Diagramma che illustra il sensore di misurazione a 63 zone a due livelli all’interno di EOS 7D. Il primo livello è sensibile alla luce blu/verde, mentre il secondo livello è sensibile alla luce rossa/verde (courtesy of canon.it)
La EOS 7D è dotata di un sensore di misurazione totalmente rinnovato – il sensore di misurazione iFCL a 63 zone a due livelli – per catturare immagini dall’esposizione perfetta in qualsiasi circostanza. La “i” sta per “intelligente, mentre “FCL” sta per “Focus, Colour and Luminance” (messa a fuoco, colore e luminanza), ciò significa che il sistema di misurazione non solo controlla i dati di colore e luminanza, ma analizza anche i dati forniti da ciascun punto del sistema AF.
Il sensore di misurazione prevede 63 zone di misurazione ed è progettato a due livelli, ciascuno dei quali è sensibile a diverse lunghezze d’onda della luce. I sensori elettronici, in genere, sono più sensibili alla luce rossa. Ciò significa che quando si fotografano soggetti con grandi quantità di rosso come, ad esempio, le tonalità della pelle, il sensore riceve un segnale più forte perché rileva soltanto i livelli di luminosità. Ciò può portare a pensare erroneamente che vi sia più luce di quanta non ce ne sia in realtà. Il sistema a due livelli risolve questo inconveniente poiché un livello è sensibile alla luce rossa/verde e uno strato è sensibile alla luce blu/verde. Entrambi i livelli misurano la luce nel rispettivo spettro, quindi l’algoritmo di misurazione li combina per fornire una lettura precisa della luce.
Accanto al sensore di misurazione iFCL, la 7D è inoltre dotata di un algoritmo di misurazione di nuova concezione. La fotocamera misura sempre la messa a fuoco con tutti i punti AF, indipendentemente dalla modalità AF selezionata. Durante la lettura dell’esposizione, la EOS 7D verifica quali punti, oltre a quello selezionato, hanno ottenuto o sono vicini a ottenere la messa a fuoco. Tali informazioni consentono alla fotocamera di riconoscere il soggetto all’interno dell’immagine. Quindi le letture di misurazione delle zone corrispondenti ai punti AF che hanno ottenuto (o sono vicini a ottenere) la messa a fuoco vengono prese e combinate con le letture di tutte le altre zone. Ciò consente un’esposizione coerente per ogni scatto, anche in condizioni complesse, dove sono presenti riflessi provenienti, ad esempio, dagli occhiali di una modella.

Sebbene performante e dotata di funzioni all’avanguardia, la Canon EOS7D resta sempre una fotocamera comoda e maneggevole (courtesy of engadget.com)
Infine, per la prima volta in una fotocamera della serie EOS, la compensazione dell’esposizione è ora disponibile in un intervallo di +/- 5 stop, per offrire ai fotografi libertà completa nella scelta di sovraesporre o sottoesporre creativamente le proprie immagini, per risultati più luminosi o più scuri.
Conclusioni
La Canon EOS 7D è una fotocamera reflex digitale dalle specifiche tecniche di fascia alta, in grado di scattare foto fino a un massimo di 8 fotogrammi al secondo e di registrare filmati Full HD con controllo manuale e velocità di elaborazione dei fotogrammi selezionabile. E’ una fotocamera di fascia medio-alta, indirizzata ai professionisti e ai fotoamatori avanzati. Il prezzo – la [amazon-product region=”it” text=”Canon EOS 7D ” tracking_id=”wwwclubfotogr-21″ type=”text”]B002NGNQZA[/amazon-product] è in vendita su amazon.it a 1.187 euro solo corpo, 29% di sconto! – non è neanche esagerato se si considerano le meraviglie di cui è capace. Davvero un gioiellino.
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