53 immagini di David LaChapelle. A Lucca
di Elisabetta Spinelli
Un moderno pittore che al posto di pennello, tela e colori usa la macchina fotografica.
Cinquantatre immagini sono esposte in 10 sezioni tematiche che raccontano il percorso antologico dell’artista americano, passando dallo star system alle opere su Destruction and Disaster, dagli Excess ai ritratti di Plastic People. LaChapelle non e’ il fotografo che vive con la macchina al collo in attesa dello scatto rubato, ma lo inventa o lo pianifica.
La scelta degli argomenti, il suo lavorare per serie, il suo desiderio di raccontare e di raccontarsi, la volontà di creare un vero e proprio palinsesto dove sistemare le sue figure ci fa venire in mente un pittore antico che prepara, con dovizia e attenzione maniacale, una scena dal vivo prima di ritrarla con i colori ad olio. Come abbiamo detto, David LaChapelle non aspetta il momento speciale, ma lo costruisce, magari bloccando l’intuizione con il disegno o dipingendone una bozza con gli acquarelli. E così crea un suo personalissimo set con gli scenari che ha ben chiari in mente, cercando di realizzare qualcosa di esclusivo, ovvero fotografare ciò che razionalmente non sarebbe considerato fotografabile.
Noto per il suo surrealismo, ha iniziato la sua carriera negli anni Ottanta collaborando con Interview, il magazine fondato da Andy Warhol. Nel corso del tempo ha scattato cover e servizi per riviste come Vanity Fair, GQ, Vogue e Rolling Stones.
Fino al 4 novembre 2012 al Lu.C.C.A – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta 36, Lucca
Sito della mostra.
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